A PROPOSITO DEL BONUS FORMULA ARTIFICIALE
COMUNICATO STAMPA CIANB
A PROPOSITO DEL BONUS FORMULA ARTIFICIALE
Lunedì 18 ottobre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto[1] del Ministero della Salute Attuativo del cosiddetto bonus latte, ossia un contributo riconosciuto dalla Legge di Bilancio e “destinato alle mamme” per l’accesso alla fornitura di formule per lattanti. La norma è così entrata in vigore martedì 19 ottobre, dettando condizioni, limiti di accesso e requisiti per le famiglie che hanno intenzione di richiedere il contributo.
Sin dalla proposta iniziale del dicembre 2019, tante sono state le voci autorevoli[2] che si sono alzate per evidenziare come questa misura – in evidente contrasto con lo spirito del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno – possa svantaggiare l’allattamento, ma sono rimaste inascoltate.
Noi pensiamo che l’erogazione gratuita della formula sia doverosa e necessaria nei pochi casi di controindicazioni assolute e permanenti all’allattamento (cosa che già avviene da tempo in alcune regioni italiane senza il limite di 400 euro che può essere sufficiente probabilmente per un solo mese di formula) e che le famiglie vadano sostenute anche nella preparazione, nella somministrazione e nella conservazione della formula in sicurezza.
Adesso invece le mamme interessate potranno direttamente presentare la richiesta di accesso al bonus latte all’Azienda sanitaria locale di appartenenza che, verificati i requisiti e sulla base della certificazione ISEE (per beneficiare del contributo infatti il nucleo familiare deve avere ISEE non superiore a 30 mila euro annui), autorizzerà l’erogazione del contributo nei limiti degli importi annui.
L’importo del contributo, riconosciuto fino a sei mesi, sarà pari a un massimo di 400 euro annui per neonato, ma la determinazione dello stesso spetterà alla Regione o Provincia autonoma che procederà al calcolo e alla distribuzione dello stesso sulla base del numero delle richieste pervenute nel rispetto del limite del finanziamento assegnato.
Tra le tante riflessioni che questo decreto ci porta a fare ne condividiamo alcune:
- non è stato considerato come requisito per accedere al contributo l’impossibilità di ricorrere alle Banche del latte umano donato (BLUD) invece citato all’art. 1 del Decreto;
- leggendo le controindicazioni assolute ci chiediamo quali basi scientifiche abbia la alattogenesi ereditaria e se possa essere sufficiente dire “la mia mamma non mi ha allattata e anche lei non è stata allattata da mia nonna” per avere diritto al bonus;
- dal testo normativo si evince che beneficiarie possano essere le donne che rispondono ai requisiti indicati, ragione per cui auguriamo che le Regioni, già interpellate nella Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 4 agosto 2021, prevedano la possibilità di accedere al bonus latte anche alle famiglie che adottano lattanti e al padre del neonato o in sua assenza al tutore, in caso di morte materna;
- leggiamo che spetterà al neonatologo o pediatra del punto nascita, oppure ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta o agli specialisti prescrivere mensilmente le formule per lattanti, rivalutando a cadenza mensile le condizioni che controindicano l’allattamento in maniera assoluta o temporanea.
Siamo certi che tutti gli operatori sanitari agiranno in scienza e coscienza e potrebbe risuonare superfluo ricordare l’esistenza del reato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico ex art. 479 cod. pen. e il danno erariale che può conseguirne.
Due aspetti vogliamo però sottolineare con ottimismo in questo documento:
- si tratta del primo Decreto Legge in cui si parli di allattamento e non viene citata neanche una volta la parola “seno” e questo ci sembra un buon segno rispetto al cambiamento di linguaggio che riteniamo importante come ribadito a partire dal documento “Bada a come parli perché quello che dici e scrivi fa cultura”[3];
- bene anche che sia previsto un monitoraggio, motivo per cui vigileremo per conoscere le modalità scelte per la distribuzione delle formule per lattanti, le patologie certificate, la durata dell’allattamento sostitutivo e le risorse finanziarie utilizzate.
Concludiamo ricordando che proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento è una priorità di salute pubblica con risvolti economici positivi per famiglia, società, sistema sanitario e ambiente. Pertanto, crediamo sia fondamentale sostenere le donne che hanno scelto di allattare i propri bambini con tutti i mezzi possibili, anche economici, ma anche rinforzando l’assistenza consultoriale pubblica piuttosto che investire milioni di euro nell’acquisto di formula.
Scarica qui il pdf 8 novembre 2021 – Comunicato stampa CIANB – A proposito del BONUS FORMULA ARTIFICIALE
CIANB – Coalizione Italiana Alimentazione Neonati e Bambini
info@cianb.it cell 340 9126893
[1] pdf (gazzettaufficiale.it)
[2] Altre lettere ai Ministri – MAMI
[3] Sam 2011 – Bada a come parli e a come scrivi (d2qoapb3mdmmc9.cloudfront.net)