Comunicato Stampa della CIANB sui recenti arresti

COMUNICATO STAMPA

La COALIZIONE ITALIANA PER L’ALIMENTAZIONE DEI NEONATI E DEI BAMBINI (CIANB) si unisce alla presa di posizione di gran parte delle autorità politico-sanitarie italiane sui recenti arresti in Toscana e in Liguria di pediatri e rappresentanti di aziende produttrici di alimenti per l’infanzia accusati, i primi, di aver indotto le mamme ad utilizzare impropriamente sostituti del latte materno, in cambio di doni e benefici da parte dei secondi.

La CIANB ritiene che, se le accuse verranno confermate dalla magistratura, per i professionisti coinvolti debbano essere presi gli opportuni provvedimenti e chiede che venga riconosciuto
1) il danno biologico ai neonati che hanno ricevuto, in assenza di indicazioni mediche valide, formule artificiali invece del latte materno;
2) il danno biologico alle loro madri per il mancato effetto protettivo dell’allattamento per la loro salute;
3) il danno patrimoniale a entrambi i genitori¹.

La degenerazione del conflitto di interessi rivelato da questo episodio ha fatto emergere in maniera eclatante pratiche che da molti anni vengono denunciate da diverse organizzazioni che aderiscono alla CIANB; attività ormai divenute consuetudini, che spesso non sono illegali né raggiungono i livelli di corruzione rilevati in questa vicenda, ma che certamente violano l’etica professionale e il Codice sulla Commercializzazione dei Sostituti del latte materno dell’OMS. Il Codice, adottato nel 1981 dalla Assemblea Mondiale della Salute, e che l’Italia si è impegnata ripetutamente a far rispettare, ha la finalità di garantire ai bambini una nutrizione sicura e adeguata, proteggendo e promuovendo l’allattamento mediante la prevenzione di pratiche inappropriate di commercializzazione e distribuzione di tutti i sostituti del latte materno. Il Codice non ne vieta l’uso né la vendita, ma pone restrizioni alla loro commercializzazione, in modo che nessun sostituto del latte materno (compresi latti speciali, di proseguimento, alimenti e bevande complementari, biberon e tettarelle) possa essere reclamizzato o promosso mediante sconti, offerte speciali, campioni gratuiti, forniture gratuite agli ospedali.

La CIANB fa appello al Ministro Beatrice Lorenzin perché possa trasformare il condivisibile sdegno nei confronti di queste pratiche in un impegno concreto a fare applicare il DM 82/2009² che regolamenta anche il marketing dei sostituti del latte materno (il cui decreto sanzionatorio non può essere ancora applicato per la mancanza di un percorso amministrativo definito per le segnalazioni) e di modificarlo per adeguarlo integralmente al Codice di Commercializzazione dei Sostituti del latte materno dell’OMS.

La Coalizione si appella anche alle Società scientifiche pediatriche e ai Sindacati affinché rivedano i loro programmi formativi, perché siano liberati da qualsiasi tipo di interesse commerciale e perché i bilanci dei Congressi siano trasparenti.

La CIANB richiama l’attenzione su altri aspetti che la vicenda solleva e che esemplificano il sempre più intricato intreccio tra salute e mercato, che vede coinvolti operatori sanitari che diventano più o meno inconsapevolmente agenti di marketing in cambio di contributi che non sono necessariamente oggetti o vacanze, ma anche la comune partecipazione ad eventi formativi (corsi e congressi) sponsorizzati dalle ditte.

Tutti i bambini hanno diritto ad una nutrizione adeguata nutriente e naturale: tutti i genitori hanno il diritto di ricevere informazioni scientificamente corrette e indipendenti da interessi commerciali in modo da potere assumere decisioni consapevoli per l’alimentazione dei loro bambini. Gli stessi principi sono alla base del Manifesto di intenti della CIANB che chiede il sostengo e l’adesione delle organizzazioni e dei singoli cittadini interessati a difenderli.

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1. Per l’alimentazione artificiale per il primo anno di vita si stima che tra formula, biberon, sterilizzatore e altri strumenti necessari per la sua somministrazione una famiglia spenda mediamente 1000€.

2. MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI, DECRETO 9 aprile 2009, n. 82. Regolamento concernente l’attuazione della direttiva 2006/141/CE per la parte riguardante gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento destinati alla Comunità europea ed all’esportazione presso Paesi terzi. (GU n. 155 del 7-7-2009)

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5 commenti

  • Emilia

    All’ospedale di Chieti nella lettera di dimissioni dopo il parto hanno scritto: allattamento esclusivo al seno (se necessario Mellin1). Ovviamente è una prassi, visto che mia figlia è nata sana e a termine. È possibile segnalare il mancato rispetto della legge a qualcuno?

    • Alessandra

      Stessa cosa è successa a Bari. Ho fatto segnalazione alla ASL mettendo il testo della legge. Mi hanno chiamata per dirmi che hanno accolto la segnalazione perché hanno verificato una violazione e provvederanno affinché non succeda più

  • massimo m. alosi

    Il livello di corruzione della stragrande maggioranza della classe medica italiana è oltre ogni immaginazione, il disinteresse e l’ignoranza nei confronti dell’allattamento materno sono capillari nella pediatria italiana, il malaffare fra moltissimi pediatri e le aziende produttrici di alimenti per l’infanzia è vomitevole. Basterebbe sequestrare l’elenco dei partecipanti ad ogni cosiddetto evento formativo e le relative note spese per rendersi conto del fenomeno. Le cosiddette sponsorizzazioni non possono definirsi regolamentabili poichè ricadono sempre e comunque nelle fattispecie di reato o del comparaggio o della corruzione vera e propria, le disposizione di legge sono molto chiare in merito. Sono un pediatra e temo ci possano essere forti pressioni nel frenare le attività delle forze dell’ordine e della magistratura considerando gli interessi miliardari in gioco.
    cordiali saluti
    massimo m. alosi

  • valentina

    Emilia puoi segnalare all’IBFAN a questa e mail violazioni@ibfanitalia.org allegando scansione del foglio di dimissioni!

  • Lorella

    Io ho partorito alla Clinica Zancla a Palermo e quando sono tornata in stanza ho trovato una confezione di latte plasmon e biberon. Non era mia intenzione dare latte artificiale al mio bambino, quindi ho rispedito tutto al mittente